DECRETO RILANCIO: sezione imprese

Focus sulle (possibili) novità della sezione imprese previste nella bozza di Governo

Cassa integrazione – la cassa integrazione ordinaria e in deroga prevista dal decreto-legge n.18/2020 viene prorogata da 9 a 18 settimane con possibilità di essere richiesta fino al 31 ottobre 2020. Per rispondere alle numerose richieste di chiarimenti sui tempi di erogazione, il Governo ha previsto meccanismi di autorizzazione e accesso semplificati che dovrebbero portare i tempi da 90 (attuali) a circa 30 giorni. Attendiamo le novità introdotte alla prova dei fatti.

Contributi a fondo perduto – vengono introdotti contributi a fondo perduto per imprese (titolari di reddito d’impresa, lavoro autonomo o partite IVA) con fatturato inferiore ai 5 milioni di euro. Nel caso di soggetti con ricavi superiori a tale soglia, fatturato o corrispettivi per il mese di aprile 2020 devono essere inferiori ai due terzi degli equivalenti valori del 2019. Il contributo è calcolato “applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019″. Le percentuali previste sono del 25%, 20% e 15% per i soggetti con ricavi non superiori, rispettivamente, a centomila, quattrocentomila e cinque milioni di euro, nel periodo d’imposta precedente a quello di entrata in vigore del Decreto.

Credito d’imposta sugli affitti – alle imprese con fatturato inferiore ai 5 milioni di euro, che nel mese di aprile 2020 abbiano subito un calo dei ricavi superiore al 50% rispetto ad aprile 2019, viene riconosciuto un credito d’imposta fino al 60% dei costi di affitto dei locali ove hanno sede o esercitano la propria attività. 

Credito d’imposta sulle spese di messa in sicurezza Covid – a tutte le imprese viene inoltre riconosciuto un credito d’imposta dell’80%, fino ad un massimo di 80 mila euro, sulle spese necessarie per la riapertura in sicurezza delle attività economiche. La misura riguarda tutti gli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del COVID-19, come gli interventi edilizi per il rifacimento di spogliatoi, mense, realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni, gli arredi di sicurezza o quelli per l’acquisto di tecnologie per l’attività lavorativa e le apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti. 

Rinvio sugar e plastic-tax e sospensione delle clausole di slvaguardia – vengono rinviate – per il momento – al 2021 plastic tax e sugar tax. Le contestate imposte per ora non graveranno le attività delle imprese coinvolte. Ne consegue che in tal modo i temuti aumenti di IVA e accise vengono momentaneamente sospesi per effetto della cancellazione delle clausole di salvaguardia.

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